Anatoli Liubavin - Due debushe |
L'amore incantato per i piccoli oggetti, la passione per l'immaginario fantasioso della mente, il feticismo puro della ricerca artistica...
Anatoli Liubavin č nato a Podolsk, nei pressi di Mosca, nel 1956. Ha prima frequentato la Scuola d'arte "1905" di Mosca e successivamente (dal 1975 al 1981) l'Accademia Surikov. Ha partecipato ad alcune mostre collettive a Mosca dove ha esposto soprattutto la sua attivitą di incisore. Le sue acqueforti sono piccoli gioielli di equilibrio e forza espressiva. Nel 1999 ha esposto in Italia, a San Pietro in Casale, nella sua prima personale organizzata da Russiarte, con una collezione di affascinanti immagini solari. Vive e lavora a Podolsk.
Anatoli Liubavin si definisce un simbolista. Le sue opere sono ricche di immagini che riempiono gli spazi dando voce alle molte interpretazioni di contenuto e di forma. La sua storia si sviluppa con una attenzione esclusiva e quasi maniacale per ritrarre il suo mondo, la sua famiglia. Sia nelle acqueforti che negli oli c'č una costante rappresentazione della moglie e delle figlie accompagnate dai simboli del suo mondo. I vasi, gli oggetti, i pesci, gli animali, i frutti e gli alberi che accompagnano la sua esistenza culturale ed artistica. L'amore incantato per i piccoli oggetti, la passione per l'immaginario fantasioso della mente, il feticismo puro della ricerca artistica sono gli elementi che ripercorrono la carriera di Anatoli Liubavin. Simbolista senza rinnegare il banale anche se nobile, figurativo che č in sč, ritrae l'ambiente che lo circonda con cura ma senza il dettaglio esasperato del realista figurativo, le figurine sempre composte e sempre riconoscibili ma mai melense e banali. Dopo alcuni soggiorni in Italia, Liubavin ha sviluppato la sua arte con un percorso ancora coerente ma ha avuto un drammatico cambiamento cromatico. Come se il sole, la luce abbagliante, il calore stesso della nostra terra avessero potuto influenzare la sua percezione delle cose, delle immagini, del tempo stesso. Di carattere schivo e riservato non ha la smania di partecipare alla vita artistica ufficiale della Mosca di oggi. La sua vita artistica si realizza con le sue tele intense, con le rappresentazioni originali, e sorprendenti, della campagna attorno a Mosca. I covoni di grano, le galline, le ombre che vengono squarciate da bagliori di luce che tanto assomigliano ad ambientazioni che sono state nostre e che la tecnica e la tecnologia hanno fatto scomparire.
|