E' nato nel 1953, nel villaggio di Vassilievka, nella regione di Gomel, Bielorussia. Nel 1974 si è diplomato nel Vitebsk Teacher Training Institute, Facoltà di Arte e Grafica. E' pittore, membro dell'Unione degli Artisti di Bielorussia. Le opere di Vassily Kostiuchenko si trovano nel Museo Bielorusso d'Arte Figurativa, nel Museo d'Arte Moderna di Minsk, nella Galleria di Vologda, nel Museo d'Arte della Regione di Mogilev ed in collezioni private in Russia, Germania, Svezia, Polonia, Francia e Italia.

Scrive di lui il critico Nikolay Pogranovsky, conservatore del Museo Nazionale Bielorusso d'Arte Figurativa: Vassily Kostiuchenko è uno di quegli artisti bielorussi che hanno cercato di sfuggire dall'influenza della tradizione pseudo accademica. Le sue opere contengono elementi espressionistici, sebbene in Kostiuchenko essi siano siano di natura diversa. Nei suoi dipinti diventano parte della composizione, una inalienabile componente artistica. L'idea di riempire le tele con grandi macchie di colore locale può richiamare alla mente certe associazioni con il 'fauvismo', anche se, secondo me, le motivazioni qui sono diverse. Da una parte l'artista prende a prestito alcune esperienze europee e dall'altra fa uso delle potenzialità espressive che non sono mai fornite dall'esperienza pittorica accademica. Nei suoi dipinti, una forza verso l'espressionismo è spesso riportata indietro dall'uso di un colore locale dominante (solitamente il rosso) che può cangiare in tonalità infinite, potendosi "trasferire" senza scosse da una tela ad un'altra. L'espansione del rosso è caratteristica peculiare di molte opere di Kostiuchenko che le fanno intendere all'osservatore come una serie in cui l'artista racconta la "storia nel colore rosso" di toni diversi" . Un critico una volta ha detto: " La confusione è un elemento forte per un pittore slavo!". Confusione, assenza di certezze razionali e desiderio di conoscere emotivamente quello che si ha d'intorno (oppure il mondo attorno) sono le peculiari caratteristiche delle opere di Vassily Kostiuchenko. Egli ama l'incompletezza dell'espressione. E appena riesce a sfuggire dalla "razionalità" della tela, tende a piazzare grandi colorate macchie su di essa. Allora il soggetto diventa virtualmente invisibile a una specie di immagine diffusa prende corpo, con Sua Maestà l'Arte pienamente coinvolta.